Descrizione
Una raccolta di poesie surreali, “storte”, in dialetto triestino (con traduzione minima a margine) e un dialogo finale tra i due più grandi poeti alabardati, per raccontare la gente di una città che quando non si prende troppo sul serio sa essere allegra e autoironica come poche.
L’AUTORE
Luca Cattonaro, copywriter di risulta (voleva fare il giornalista alla Bocca o il frontman di una band post-punk), è nato a Firenze nel 1968.
Vive a Trieste da sempre, città che psicanaliticamente ama e odia appassionatamente.
Tra le tante cose trascurabili che ha fatto, è invece fiero di essere stato curatore e coautore di “Trieste 1900-1999. Cent’anni di Storia”, un’opera in 12 volumi sul Novecento di una città in cui non esiste una persona che non si creda uno storico professionista.
Con questa sua opera prima da solista ambisce a diventare il Walt Whitman di Cologna-Scorcola, il quartiere di Trieste in cui vive, sperando di non diventare l’Edgar Lee Masters di se stesso.
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